"Giovannino non veniva dalla letteratura, libri ne aveva letti pochi e il suo vocabolario era composto, al massimo, di mille parole. Ma con quelle mille parole Guareschi ha ricreato un ambiente e dei personaggi che, sebbene legati a un piccolo pezzo di terra, qual è il vostro, sono stati riconosciuti, adottati e amati, non solo in tutta l’Italia, ma in tutto il mondo e tradotti in tutte le lingue: a Tokyo, io trovai dei giapponesi che leggevano avidamente, nella loro lingua, Don Camillo, il più “locale” e insieme il più universale dei racconti italiani del dopoguerra.
Ma questo miracolo è dovuto proprio al fatto che di letterario, in Guareschi, non c’è nulla: nulla, voglio dire, che gli venga dalla lettura di libri altrui. A Guareschi tutto viene, pari pari, dalla vita. Quello che racconta e descrive è il suo mondo, quello in cui è nato e cresciuto e da cui non è mai riuscito a staccarsi, nemmeno quando per lavoro dovette trasferirsi a Milano, di cui non conobbe mai altro che la strada in cui abitava e lavorava.
Ecco cosa fa di Guareschi uno scrittore fuori da ogni schema letterario. Un unicum inimitabile.”
Da: La Stanza di Montanelli, Corriere della Sera, 16/04/1998
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Di seguito: la Stanza di Montanelli con la descrizione di Guareschi, una sua fotografia e le pubblicazioni che ne trattano a riguardo nonchè alcune caricature.