L’inglese viene strapazzato dovunque: in una canzonetta e sullo schermo di un computer, in televisione e negli alberghi del mondo. Ma resta asciutto e comprensibile. A certi livelli infimi non è più una lingua, ma una sorta di «codice ausiliario di comunicazione». … Tento di riassumere la mia opinione in una triplice raccomandazione. Imparate l’inglese: serve a parlare col mondo (e a capirlo, cosa ancora più importante). Studiate il francese e il tedesco: servono a comprendere l’Europa. E difendete l’italiano: serve a ricordarci chi siamo e da dove veniamo. E Dio sa quanto ce ne sia bisogno.
Indro a Fucecchio lascia un autografo al concittadino e suo ammiratore Norberto Catastini.