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29 giugno
Ricorrenze: Vittorio GassmanEcco perché di Gassman non ce n’è stato uno solo, come ha ben intuito Cordelli, ma almeno due: Jago e Otello, di cui infatti egli incarnò imparzialmente e strepitosamente i ruoli (e quando in fase esaltativa, gli toccava il turno di Otello, io tremavo all’idea che potesse strozzare veramente Desdemona). Indro Montanelli, “Quel sogno impossibile di Vittorio Gassman”. La Stanza di Montanelli – Corriere della Sera, 5 luglio 2000. Il 29 giugno del 2000, esattamente 25 anni fa, ci lasciava Vittorio Gassman, attore, regista, sceneggiatore e scrittore italiano, attivo in campo teatrale, cinematografico e televisivo. Tra i più grandi interpreti della commedia italiana, era soprannominato il Mattatore (dall'omonimo spettacolo televisivo da lui condotto nel 1959), ed è spesso ricordato per il portamento e la dizione marcatamente teatrali, nonché per l'assoluta professionalità (al limite del maniacale), per la versatilità e per il magnetismo.
“A cementarla, questa amicizia, fu la scoperta del male che ci accomunava: le crisi depressive, di cui si può parlare e ci si può intendere solo fra sofferenti. Quella di Vittorio ne era la forma più classica: la forma ciclotimica che, prima di sprofondarlo nella disperazione più nera, lo esaltava, ed è in questa seconda fase che egli raccoglieva i suoi più grandi successi.”
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