Fondazione Montanelli Bassi
 
19 agosto

Ricorrenze: Augusto


 
Quest’uomo, dalla cui volontà dipendeva tutto, a sua volta dipendeva da un medico di nome Antonio Musa, che si portava dietro dovunque. Ne aveva provati mille, prima di lui. E pare che lo scegliesse perché fu il solo che seppe curargli qualcosa che, a sentir la descrizione di Svetonio, doveva essere un ascesso al fegato. Visto il trattamento a cui Musa lo sottopose – bagni in acqua sulfurea - , dubitiamo molto che sia stato lui a guarirlo.”

Indro Montanelli, I CARATTERI – AUGUSTO IL ‘CALIOSO’, Corriere della Sera, 23/09/1956
 

Il 19 agosto del 14 Dopo Cristo cessava di vivere Cesare Augusto. Nato con il nome di Gaio Ottavio (Gaius Octavius) e conosciuto anche come Ottaviano o solo Augusto, è generalmente riconosciuto come il fondatore dell'Impero romano e primo imperatore di esso, per 41 anni, dal 27 a.C. al 14 d.C.

Oltre ad essere stato il primo imperatore romano, segnando la fine della Repubblica e l'inizio di un lungo periodo di pace e prosperità noto come Pax Romana, è da ricordare per la sua abilità politica e militare che unita alla sua capacità di promuovere un'immagine positiva di sé e del suo governo, lo resero una figura chiave nella storia di Roma e del mondo occidentale. 

E’ possibile leggerne a riguardo nella Storia d’Italia di Montanelli nonché in vari articoli. Qui presentiamo un estratto dalla pagina del Corriere della Sera a lui dedicata da Indro nel ‘56.

 

E’ probabile che quando si accorsero che quel <<grande morente>> di morire non aveva nessuna voglia e anzi si preparava a seppellirli tutti, come in realtà avvenne, i romani cominciarono ad amarlo un po’ meno. (…) Era di una puntualità puntigliosa, da orologio svizzero, al suo tavolo di lavoro, e guai a chi vi contravveniva. Tastandosi il polso ogni cinque minuti, grattandosi l’eczema o l’orticaria, succhiando una caramella al rabarbaro e con l’occhio intento alla clessidra per non far passare, senza sorbirla, l’ora della pozione, egli non firmava un documento senz’averlo letto e riletto e senza essersi minutamente informato del problema ch’era destinato a risolvere”.



         

Una delle statue dedicate a Cesare Augusto e conservata a Roma, presso i Musei Vaticani




     

 
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